Il Valore Assoluto di un Numero Intero
- Il valore assoluto di un numero intero
è il numero non-negativo che rappresenta la distanza di dallo zero. -
Si indica con
e si definisce come: -
Il valore assoluto è sempre non-negativo e misura la grandezza del numero, indipendentemente dal suo segno.
Il valore assoluto di un numero intero
Definizione di valore assoluto
Si chiama valore assoluto (oppure modulo) di un numero intero
- dal numero stesso, se
è positivo oppure è uguale a zero; - dall’opposto del numero, se
è negativo.
In simboli, questo duplice comportamento si esprime con la seguente notazione a tratti:
Ciò equivale a dire che
Il Valore Assoluto non è il numero senza segno
Spesso si sente dire che il valore assoluto di un numero è il numero stesso senza il segno. Questa affermazione, sebbene intuitiva, è formalmente imprecisa: il valore assoluto non è semplicemente “senza segno”, ma è un concetto più profondo che misura la distanza dallo zero, ossia dall'elemento neutro dell'insieme preso in considerazione.
Notazione e prime osservazioni
Quando si vuole indicare il valore assoluto di un numero intero, si racchiude quest’ultimo tra due barre verticali, per esempio
Osservazioni importanti, che conviene fissare subito:
- Non esistono valori assoluti negativi. La definizione garantisce che
appartenga sempre all’insieme . - Il valore assoluto misura la “grandezza” del numero, non il suo segno. Due numeri opposti, come
e , hanno esattamente lo stesso valore assoluto: .
Vediamo ora alcuni esempi pratici per chiarire ulteriormente il concetto.
Esempio 1
Calcolare
Poiché
Esempio 2
Calcolare
Lo zero è l’unico intero che non è né positivo né negativo, e il suo valore assoluto coincide con se stesso:
Esempio 3
Calcolare
Il numero
Non bisogna confondere il valore assoluto con le parentesi
Le due barre verticali che racchiudono il numero non vanno scambiate con comuni parentesi:
Interpretazione geometrica
Valore assoluto come distanza
Un modo molto intuitivo per “vedere” il valore assoluto è pensarlo come distanza dal punto che rappresenta il numero all’origine
Prendiamo due esempi concreti di questa interpretazione.
-
Il punto che rappresenta
si trova a due unità a sinistra dello zero; la distanza è , dunque : Figura 2: Valore assoluto di -2: interpretazione grafica -
Il punto che rappresenta
si trova a tre unità a destra dello zero; la distanza è , dunque . Figura 3: Valore assoluto di +3: interpretazione grafica
Il punto di vista “geometrico” è un ponte utile fra aritmetica e geometria, perché consente di tradurre molti problemi numerici in semplici questioni di distanze.
Regole di confronto basate sul valore assoluto
Grazie a quest’idea di distanza, possiamo formulare alcune regole pratiche per il confronto tra interi:
- Tra due numeri interi positivi, il maggiore è quello con valore assoluto maggiore (coincide con la semplice “grandezza”).
- Tra due numeri interi negativi, il maggiore è quello con valore assoluto minore (perché è “più vicino” allo zero sulla retta numerica).
- Tra due numeri uno positivo e uno negativo, risulta sempre maggiore quello positivo, poiché si trova a destra dello zero.
Queste regole torneranno utili nella risoluzione rapida di esercizi di ordinamento.
Esempio: differenza di età
Esempio 4
Martina e Paolo hanno
Indichiamo con
se Martina è più grande, oppure se Paolo è più grande.
Quando invece non conosciamo chi dei due sia il maggiore, il concetto di valore assoluto risolve elegantemente l’ambiguità:
In qualsiasi situazione concreta, questa equazione resta vera perché misura unicamente la distanza fra le due età, prescindendo da chi supera chi.
Conclusioni operative
- Il valore assoluto è uno strumento che trasforma qualunque intero nel corrispondente numero non-negativo che ne misura la distanza dallo zero.
-
Si indica con
e obbedisce alla semplice legge a tratti riportata di seguito: -
È fondamentale nell’analisi di distanze, differenze e confronti fra numeri, oltre ad avere applicazioni in geometria, fisica e problemi quotidiani (come l’esempio dell’età).
Una solida padronanza di questo concetto costituisce la base per argomenti successivi, quali le disuguaglianze e il calcolo della distanza tra punti in più dimensioni.